Biografia

STEVEN SEAGAL nasce il 10 aprile del 1951 a Lansing, nel Michigan: il padre è un professore di matematica mentre la madre è un’infermiera di origini italiane, calabresi. All’età di 7 anni, nella pausa di una partita di football assiste ad un’esibizione di Arti Marziali e ne rimane affascinato, pochi giorni dopo si iscrive ad una scuola di Karate: è l'inizio della sua carriera. A soli 17 anni lascia l'America per stabilirsi in Giappone al fine di specializzarsi nell'Arte Marziale in assoluto più difficile e spirituale: l'Aikido di cui attualmente detiene il 7° Dan. Nel 1975 sposa Miyako Fujitani, da cui avrà due figli Ayako e Kentaro (che oggi stanno seguendo le orme del genitore), ed assume la direzione della palestra del padre di lei divenendo il primo, e a tutt'oggi unico, occidentale direttore di una scuola di Arti Marziali in Giappone. Molti sono gli aneddoti ed i misteri che riguardano questo periodo della sua vita, primo tra tutti la ventilata collaborazione con la CIA al fine di liberare il Tibet dalla dittatura comunista, episodio che lui peraltro non ha mai smentito. Nel 1980 Seagal lascia il Giappone e la moglie animato dall'intento di diffondere l'Aikido e la religione buddista nel mondo: dapprima lavora per un periodo come consigliere militare in Vietnam, poi come guardia del corpo del Presidente egiziano Sadat ed infine come cacciatore di taglie. Nel 1982 torna in America, apre una palestra a Sherman Oaks in California, sarà la prima di una catena, ed inizia ad orbitare attorno al mondo del cinema: il suo esordio è rappresentato dalla direzione delle scene di lotta del memorabile “L’Ultima Sfida” interpretato da Toshiro Mifune e Scott Glenn; successivamente diviene istruttore personale del mitico Sean Connery, cui rompe anche un polso in allenamento, e coordina le coreografie di combattimento nel film "Mai dire Mai" dove l'attore scozzese veste per l'ultima volta i panni di 007. Nel 1986 conosce la splendida attrice Kelly Le Brock - “La Signora in Rosso”- con cui sarà sposato dal ‘87 al ‘96 e da cui avrà altri 3 figli. Una svolta decisiva nella vita dell’attore si ha nel 1988, quando il suo allievo Michael Ovitz, potente agente della Warner Bros, rimane colpito dalla sua maestria nelle Arti Marziali nonché dalla sua figura minacciosa e carismatica (un metro e novantacinque d’altezza per cento chili di peso): dopo essere stato sottoposto ad un rapido provino Seagal viene designato come nuovo eroe dell'action movie destinato a rimpiazzare Chuck Norris, oramai orientato verso produzioni televisive, e a scalzare Silvester Stallone al tempo in una fase di impasse. Il suo primo film "Nico" - Above the Law - lo vede, accanto a Sharon Stone, nei panni di un integerrimo agente di polizia che si ritrova a fronteggiare da solo uno spietato gruppo di narcotrafficanti. E' un successo assoluto: nel giro di una notte uno sconosciuto maestro di Aikido diviene una star internazionale contesa dalle principali major cinematografiche Warner e 20th Century Fox in testa. Di li a poco fonda la "Seagal-Nasso Production" con l’amico produttore Julius Nasso, società che è stata sciolta nel 2002 in seguito alla scoperta di legami dello stesso Nasso con una potente famiglia mafiosa che ambiva a ricattare la star cinematografica. L'anno successivo il nuovo film "Duro da Uccidere" dove recita assieme alla moglie lo vede al primo posto del box office USA per molte settimane. Nel '90 con "Programmato per Uccidere" ottiene la definitiva consacrazione: la sua personalità, il suo modo di proporsi, la tecnica che gli consente di muoversi con agilità felina nonostante la mole massiccia ed il look contraddistinto dall'onnipresente coda di cavallo lo hanno ormai fatto salire nell'olimpo delle stelle Hollywoodiane di prima grandezza, anche se tutto questo finirà per legarlo indissolubilmente al ruolo del giustiziere brutale ma sempre schierato dalla parte dei deboli e degli indifesi.
La sua produzione prosegue l’anno seguente col solido poliziesco "Giustizia a tutti i Costi" e nel ’92 il mondo viene incantato da uno dei suoi film di maggior successo: "Trappola in Alto Mare" - Under Siege - che vede la nascita del personaggio di Casey Ryback l'ex ufficiale dei Navy Seals, i leggendari reparti speciali della Marina americana, degradato a cuoco per insubordinazione, che si trova a salvare da solo l'equipaggio della corazzata Missouri sequestrata da due ufficiali deviati (i famosi Gary Busey e Tommy Lee Jones), e dal loro esercito privato, interessati ad impossessarsi del micidiale arsenale nucleare della nave. Il film batte tutti i record d'incasso, viene candidato a svariati premi ed ottiene anche i consensi favorevoli della critica, generalmente poco tenera con i film d'azione. Nel 1994 Steven Seagal debutta dietro la macchina da presa dirigendo con successo "Sfida tra i Ghiacci" vicenda a sfondo ecologista che lo vede nei panni di un pompiere che non esita ad ostacolare i piani di uno spietato Michael Caine, magnate del petrolio pronto a sconvolgere gli equilibri ambientali dell'Alaska per i suoi interessi. Nel 1995 l’attore torna a vestire a grande richiesta i panni di Casey Ryback in "Trappola sulle Montagne Rocciose" - Under Siege 2 -, questa volta deve sventare i piani di uno psicopatico analista della CIA che sequestra il Grand Continental - il treno più lussuoso d'America - per ricattare il Governo, il film ottiene buoni consensi ma viene giudicato una sorta di fotocopia del precedente. Nel corso dell’anno Seagal è anche ospite di un popolare galà televisivo italiano dove riceve, dalle mani del nostro Bud Spencer, un prestigioso premio tributatogli per il vero e proprio record di spettatori totalizzati dalla prima tv di “Trappola in Alto Mare”. Nel 1996 l’attore è protagonista di ben due nuove pellicole. La prima è "Decisione Critica" che lo vede impegnato assieme a Kurt Russell nel salvataggio dei passeggeri di un Boeing che un gruppo di terroristi arabi ha dirottato e trasformato in una bomba da far schiantare su Washington (trama che purtroppo si è rivelata profetica), questo film è contraddistinto dalla morte del personaggio interpretato da Seagal. Il secondo è l’ottimo thriller "Delitti Inquietanti" in cui ha il ruolo di un detective alle prese con una catena di omicidi seriali dietro a cui si cela una cospirazione politica; qui si assiste ad alcune delle sequenze di combattimento più realistiche della sua carriera però l’astro dell’attore sembra affievolirsi: appare in evidente sovrappeso e pronto a snocciolare sermoni filosofici ogni istante ammantandosi eccessivamente di un’aria da santone. In questo periodo avviene la totale conversione di Seagal al Buddismo: passa moltissimo tempo a contatto col Dalai Lama e diviene una sorta di prete. I suoi due film successivi ottengono scarsi risultati anche in conseguenza di ciò: non appare più convinto di quello che fa, si lascia andare fisicamente e sembra ossessionato dalla tematica ecologista al punto da risultare stucchevole anche per i suoi fan più fedeli. "L'Inferno Sepolto" del 1997 sulla tematica dei rifiuti radioattivi viene ritirato quasi subito dalle sale per passare all'home video, questo segna anche la rottura del contratto con la Warner. Stessa sorte tocca a "The Patriot" che vede Seagal nei panni di un immunologo impegnato a contrastare un micidiale virus sperimentale e a combattere coloro che lo hanno liberato nell'aria di un piccolo paese del Montana: la trama ottiene buoni consensi di critica per l'impegno sociale ma il pubblico lo snobba essendo quasi del tutto assenti scene d'azione e combattimento, solo un paio e molto brevi; una curiosità riguardo a questo film è data dal fatto che il ranch del protagonista è proprio di sua proprietà. La carriera di Steven Seagal sembra veramente giunta al capolinea: nel 1998 decide di scomparire dalle scene per un paio d’anni e nel 2000 gira il modesto "Ticker – Esplosione Finale", dove interpreta un artificiere impegnato a contrastare un folle Dennis Hopper che dissemina di bombe San Francisco, che incontra notevoli difficoltà di distribuzione. Il film in se per se non è male ma l’attore sfoggia le sue tecniche solo negli ultimi dieci minuti ed inoltre nessuna casa cinematografica è disposta a scommettere su di un eroe che appare sempre più grasso, con un codino divenuto quasi ridicolo e con il vizio della predica buddista: non è un caso infatti che la pellicola sia stata rilasciata solamente nel 2001 sull'onda del ritrovato successo della star. Quando tutto sembra finito ecco una nuova, inaspettata, svolta: nelle mani della Warner è capitato un libro dal titolo "Exit Wounds" incentrato sulla storia di un onesto poliziotto di Detroit, Orin Boyd, in un distretto corrotto.
Una robusta vicenda poliziesca sullo stile di Clint Eastwood per intenderci, che presenta molti colpi di scena e peculiarità come quella, ad esempio, che vede il poliziotto costretto ad allearsi con un gangster di colore per sbrogliare la matassa di corruzione attorno a sé. Alla Warner devono ultimare il cast: il gangster sarà interpretato dal rapper nero DMX, un mito tra i giovani d'oltreoceano, il ruolo del poliziotto corrotto andrà al pluricampione statunitense di Kung Fu Michael Jai White mentre per la regia viene scelto l’ipercinetico Andrzej Bartkowiak, autore del successo "Romeo deve Morire", esordio ad Hollywood di Jet Li. Il film ha tutte le premesse per divenire un blockbuster internazionale manca solo da decidere chi sarà il protagonista: Ovitz decide di puntare sull'attore lanciato anni prima, crede ancora nelle sue capacità e nel suo magnetismo e convince i vertici della casa di produzione ad affidare la parte a Seagal. Questi dovrà però sottostare a regole ben precise: perdere venti chili, tagliarsi l'ormai antiestetico codino ed eliminare il look da "monaco tibetano" mostrato nelle ultime pellicole; inoltre non sarà lui coreografo delle scene di combattimento ma dovrà attenersi alle direttive di Dion Lam, uno specialista fatto venire appositamente da Hong Kong che penserà a renderle molto veloci ed acrobatiche facendogli utilizzare tecniche in passato poco sfruttate (soprattutto calci e pugni cui l'Aikido non da molta rilevanza). Seagal accetta e rispetta alla lettera tutti i diktat impostigli: il risultato è lo splendido "Ferite Mortali" all'unisono considerato il film del suo ritorno alle scene, nonché la sua miglior prova d'attore. Acclamata da pubblico e critica, la pellicola nel primo week-end di programmazione incassa oltre trenta milioni di dollari e riporta al successo la star cinquantenne, donandogli una seconda giovinezza. Il risultato si ripete in ogni angolo del mondo: “Ferite Mortali” balza subito al primo posto di tutte le classifiche e questo ovviamente ha l’effetto di far risalire a dismisura le quotazioni dell’attore procurandogli tantissime nuove opportunità lavorative. Nel 2002 Seagal firma un importante contratto con la potente Sony che lo porta a realizzare un film dietro l’altro nel giro di pochissimo tempo: nel mese di novembre esce nelle sale Statunitensi l’adrenalinico “Infiltrato Speciale” - Half Past Dead - dove interpreta un agente del FBI infiltrato tra i detenuti del carcere high-tech di New Alcatraz, impegnato a contrastare l’invasione di un team di agenti corrotti intenzionati a farsi rivelare da un condannato a morte il luogo in cui questi ha nascosto il bottino frutto di una colossale rapina. La pellicola è appassionante e l’attore, pur apparendo di nuovo in sovrappeso, realizza sequenze di combattimento veloci e funamboliche che però risultano molto diverse da quelle a cui i fan erano abituati: come nel film precedente infatti il ricorso alle tecniche dell’Aikido è quasi azzerato mentre prevale l’utilizzo di calci e pugni. In febbraio viene rilasciato "The Foreigner – Lo Straniero", buona spy story dove interpreta un ex agente segreto incaricato di trasportare dalla Francia alla Germania un pacco dal contenuto Top Secret che fa gola a molti malintenzionati; la pellicola pur offrendo poche scene di lotta, vero marchio di fabbrica di tutti i suoi lavori, è interessante ed inoltre si fa forte di stupende location come Parigi, Varsavia e Berlino. Ad agosto arriva nei cinema lo stupendo “Il Vendicatore - Out for a Kill” dove Steven Seagal ha il ruolo del Prof. Burns un archeologo inviato in Cina per stimare degli antichi manufatti che diventa pedina inconsapevole di un traffico di droga e si vede costretto a lottare contro polizia e mafia cinese per dimostrare la propria innocenza; in questo film le sequenze di combattimento sono numerose e a dir poco superlative, in particolare si segnalano alcune notevoli coreografie di spada. Pochi mesi dopo ritroviamo l’attore protagonista dell’ottimo action “Belly of the Beast” in cui veste i panni di Jake Hopper un duro ex agente della CIA che si vede costretto a dissotterrare l’ascia di guerra per liberare la figlia rapita accidentalmente da un gruppo di fondamentalisti islamici assieme alla figlia di un influente Senatore, loro reale obiettivo. L’attività del grande Steven Seagal prosegue a ritmi frenetici, a partire dall’estate 2004 arrivano nelle sale tre sue nuove pellicole: “The Enemy” (“Clementine”) produzione sud coreana che segna il suo esordio in un ruolo negativo; “Out of Reach”, in cui deve sventare uno sporco traffico di esseri umani celato dietro ad un nobile progetto di aiuti umanitari ed “Into the Sun”, distribuito dalla Sony, che ruota attorno al misterioso mondo della Yakuza - Mafia Giapponese -. Entro la fine dell’anno l’attore avrebbe poi dovuto girare il thriller diretto da Ringo Lam “Unleashed” ma il progetto è slittato a causa di un contratto con la Emmett-Furla Productions che ha deciso di puntare su di lui quale protagonista di numerose nuove pellicole. “Submerged – Allarme Negli Abissi”, il primo dei progetti in questione, vede Seagal nei panni di Chris Cody uno dei più abili mercenari al mondo che viene fatto uscire di prigione per liberare un sottomarino nucleare sequestrato da un gruppo di militari sottoposti a lavaggio del cervello e trasformati in killer perfetti. Terminate le riprese si è spostato sui set di altri quattro film: il thriller carcerario “Today You Die”, la pellicola di spionaggio “Black Dawn – Tempesta di Fuoco”, sequel di “The Foreigner”; “Mercenary” in cui recita la parte di un ex militare che si trova costretto a liberare il figlio di un potente boss della droga rinchiuso in una prigione impenetrabile e “Shadowman- Il Triangolo Del Terrore”. Non contento di tutto ciò l’attore conduce anche una intensa attività come dirigente della Aikikai, la federazione che diffonde l’Aikido a livello mondiale, e di produttore: con la sua Luminosity Productions nel 2005 realizza ad Hong Kong l’ambizioso Kung Fu movie con protagonista Sammo Hung “Dragon Squad”. Sempre nel 2006 realizza un altro horror stile Submerged dal titolo “Attack Force – La Morte Negli Occhi”. Il 2007 è l’anno di “Black Thunder – Sfida Ad Alta Quota” e “Urban Justice – Città Violenta” (definito uno dei suoi migliori film da Ferite Mortali). Nel 2008 sforna il pregevole “L’Ultima Partita”, la sua prima commedia “News Movie” e il pessimo “Killing Point”. Nel 2009 il nostro Seagal sembra ritornare sulla retta via (grazie anche all’abbandono della crew post produzione che faceva un editing mostruoso dei suoi ultimi film, vedi Killing Point) inziando con un discreto zombie movie “Last Night – Morte Nella Notte” e tre film molto buoni che lo hanno rimesso sulla via dell’action ovvero “Ruslan”, “The Keeper” e “A Dangerous Man – Solo Contro Tutti”. Nel frattempo tra il 2009 e il 2010 nasce un nuovo reality cop show che lo vede protagonista a 360° gradi: stiamo parlando di “Steven Seagal: Lawman” che fa picchi d’ascolto mai visti sul canale A&E. Nel 2010 realizza lo stupendo “Born To Raise Hell” solidissimo action movie che lo vede in scene d’azione che ricordano i suoi primi film. Buon film con una storia buona e scene d’azione sublimi, diciamocelo questo regista (Lauro Chartrand, grandissimo stunt coordinator, il più quotato a Hollywood) sa come far riinnamorare Seagal dei fan. Il 6 maggio 2011 il nostro Seagal tornerà nelle nostre sale con il magnifico “Machete”. Sarà la sua ricomparsa al cinema dopo Infiltrato Speciale nel 2002. Nel frattempo sta girando una serie tv che lo vede protagonista. La serie si chiama “True Justice” di cui è stata girata la prima stagionee la seconda potrebbe vedere la luce a presto. Nel frattempo la prima stagione di True Justice - La Saga (così rinominata qui da noi in Italia) sta venendo distribuita film per film dalla mitica Eagle Pictures che nei primi mesi del 2012 provvederà anche a farne un bel cofanetto. Intanto nei mesi invernali usciranno tutti i capitoli: Incrocio Mortale / Guerriglia Urbana / La Vendetta / Giustizia Letale / La Confraternita / Urban Warfare / Payback. Il 2012 non potrebbe iniziare meglio per il nostro Seagal che è impegnato con un nuovo film che porta la firma di Keoni Waxman (The Keeper, A Dangerous Man - Solo Contro Tutti). Steven sarà affiancato nientepopodimenoche da Stone Cold Steve Austin (I Mercenari, L'Altra Sporca Ultima Meta, The Condemned) che ha già collaborato con Waxman nel film Hunt To Kill. Lo ricordiamo per chi non lo sapesse che Austin è stato ed è tuttora una delle più grandi leggende del wrestling. Speriamo che questo binomio Seagal/Austin sia un buon segno. Nei primi mesi del 2012 presterà servizio come poliziotto di confine in Texas.