domenica 28 dicembre 2008
Pillole di news
A quanto detto da Joe Haplin, Steven Seagal sta lavorando ad un nuovo cd che però non si sa quando uscirà nei mercati (speriamo presto!!!). Joe ha detto anche che: "il cameo di Steven Seagal in "Last Night - Morte Nella Notte" dura all'incirca 15-20 minuti e Steven lo ha fatto per divertimento, per fare qualcosa di diverso. A qualcuno piacerà a qualcun'altro no".
sabato 20 dicembre 2008
Recensione Killing Point
Il detective, sembra inutile dirlo, è appunto Steven Seagal, accompagnato da un collega pressocché insignificante e osteggiato dal solito agente federale.La variazione importante sta nella scelta di due antagonisti indipendenti l'uno dall'altro: Lazereus è un killer seriale imbevuto di stronzate astrologiche e musica rock, il quale potrebbe ricordare quei metallari-dark che trovate in ogni liceo o facoltà e che credono di essere emissari dell'anticristo solo perchè hanno i capelli lunghi o il piercing al culo, mentre tutti sanno che tornando a casa fanno colazione col caffelatte in pigiama natalizio ma questa è un'altra storia... l'altro è Billy Joel, un omicida meno sofisticato e più buzzurro ma che vanta tecniche dinamitarde quali inserire ordigni a tempo nel corpo di ragazze.
Con degli elementi del genere per la città è necessaria una cura drastica, impersonificata da Jacob King (Seagal) già tormentato da ricordi infanticidi e che alla minima provocazione da la stura ad ogni tipo di brutalità nei confronti dei criminali, piccoli o grandi che siano, o semplici stronzi che si mettono davanti a lui nel momento meno opportuno, vedi il tamarro in discoteca immediatamente disintegrato a manate sul collo.
Seagal si riconferma il re della crudeltà poliziesca, caratteristica onnipresente nei suoi passati lavori, qui innalzata con tonalità granguignolesche: nella tavola calda ottiene informazioni spaccando la dentiera di un negro, con la telecamera che non indugia minimamente sulla tortura; un cannibale con tanto di freddura da Zelig si ciba di un clown in una scena extra.
Numerosi i combattimenti, realizzati con una tecnica di montaggio troppo ardita: frame che non raggiungono il mezzo secondo ciascuno, un'esagerata iterazione del medesimo colpo intramezzata dal muso pietrificato di Steven, col risultato che non si capisce quasi nulla.Ci conforta il ritmo movimentato, saggiamente scandito da momenti d'azione che rendono la visione piacevole; non ho difficoltà ad affermare che Killing point è la miglior pellicola di Steven da qualche anno a questa parte, sebbene non manchino le porcate.
I flashback più volte proposti non si agganciano con il presente verso una soluzione finale;proprio la conclusione non ha un senso logico, e lascia lo spettatore a varie interpretazioni, oppure al semplice "che merda" spassionato.La nota mimica di Steven (equivalente a zero) accompagnata dalla tipica freddezza, si riconferma nel momento della scoperta del cadavere abusato della compagna, ma questa non è una critica, è il suo marchio di fabbrica.
Da notare Lazereus (che assomiglia a MacGyver con i baffi) impegnato nei suoi rituali deliranti con un improponibile perizoma, e la presenza di Isaac Hayes (pace all'anima sua), che dall'interpretazione del "Duca" in 1997: Fuga da New York, si riduce a medico legale in Killing Point (che brutto modo di concludere una carriera...).
VOTO: 7
PRO:
- Divertente
- Brutality
CONTRO:
- Montaggi epilettici
- Sconclusionato
- Finale impossibile
(Recensione by Deathrow, www.deathrow.splinder.com)
Con degli elementi del genere per la città è necessaria una cura drastica, impersonificata da Jacob King (Seagal) già tormentato da ricordi infanticidi e che alla minima provocazione da la stura ad ogni tipo di brutalità nei confronti dei criminali, piccoli o grandi che siano, o semplici stronzi che si mettono davanti a lui nel momento meno opportuno, vedi il tamarro in discoteca immediatamente disintegrato a manate sul collo.
Seagal si riconferma il re della crudeltà poliziesca, caratteristica onnipresente nei suoi passati lavori, qui innalzata con tonalità granguignolesche: nella tavola calda ottiene informazioni spaccando la dentiera di un negro, con la telecamera che non indugia minimamente sulla tortura; un cannibale con tanto di freddura da Zelig si ciba di un clown in una scena extra.
Numerosi i combattimenti, realizzati con una tecnica di montaggio troppo ardita: frame che non raggiungono il mezzo secondo ciascuno, un'esagerata iterazione del medesimo colpo intramezzata dal muso pietrificato di Steven, col risultato che non si capisce quasi nulla.Ci conforta il ritmo movimentato, saggiamente scandito da momenti d'azione che rendono la visione piacevole; non ho difficoltà ad affermare che Killing point è la miglior pellicola di Steven da qualche anno a questa parte, sebbene non manchino le porcate.
I flashback più volte proposti non si agganciano con il presente verso una soluzione finale;proprio la conclusione non ha un senso logico, e lascia lo spettatore a varie interpretazioni, oppure al semplice "che merda" spassionato.La nota mimica di Steven (equivalente a zero) accompagnata dalla tipica freddezza, si riconferma nel momento della scoperta del cadavere abusato della compagna, ma questa non è una critica, è il suo marchio di fabbrica.
Da notare Lazereus (che assomiglia a MacGyver con i baffi) impegnato nei suoi rituali deliranti con un improponibile perizoma, e la presenza di Isaac Hayes (pace all'anima sua), che dall'interpretazione del "Duca" in 1997: Fuga da New York, si riduce a medico legale in Killing Point (che brutto modo di concludere una carriera...).
VOTO: 7
PRO:
- Divertente
- Brutality
CONTRO:
- Montaggi epilettici
- Sconclusionato
- Finale impossibile
(Recensione by Deathrow, www.deathrow.splinder.com)
giovedì 4 dicembre 2008
martedì 2 dicembre 2008
Last Night - Morte Nella Notte
Sony Pictures Home Entertainment ha pubblicato sul sito italiano che dal 17 febbraio 2009 sarà disponibile a noleggio il nuovo film horror con Steven Seagal "Last Night - Morte Nella Notte". Trama:
Il comandante Tagart è chiamato a dirigere una squadra speciale dell’Esercito in una missione al limite della sopravvivenza contro un’orda di vampiri assetati di sangue. In uno scenario post apocalittico, i pochi sopravvissuti sono stati rinchiusi in un ospedale infetto e Tagart è l’unica persona in grado di salvare la razza umana da fine certa.
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