JOE ARPAIO VUOLE «MILLE UOMINI» CAPACI DI PREVENIRE GLI ATTACCHI ARMATI
Lo sceriffo-cowboy arruola il giustiziere di Hollywood
L'attore Steven Seagal insegnerà a gruppi di cittadini-vigilantes come difendere le scuole
WASHINGTON - Quando c'è «profumo» di polvere da sparo loro due non mancano mai. Parliamo dello sceriffo Joe Arpaio che regna con la sua stella sulla Contea di Maricopa, in Arizona, e dell'attore Steven Seagal, sbirro part time. Il primo ha arruolato il secondo in una campagna per proteggere le scuole dopo la strage di Newtown. Una coppia che si intende al volo. Seagal fa già parte della posse di Arpaio, un gruppo di cittadini che aiutano la polizia. Proprio come nel vecchio West che, a sud di Phoenix, non è mai scomparso.
Nel fine settimana Arpaio, 80 anni, che si è guadagnato con iniziative clamorose e pugno di ferro il titolo di «sceriffo più cattivo», ha presentato il suo piano per mettere in sicurezza 59 scuole che ricadono sotto la sua giurisdizione. Oltre alle pattuglie regolari saranno impiegati dei civili - quelli della posse - che faranno la guardia davanti agli istituti. Ed ecco spuntare Steven Seagal, 60 anni, che ha offerto la sua consulenza come istruttore di arti marziali. L'attore insegnerà ai «colleghi» i trucchi della lotta corpo a corpo, tecniche per immobilizzare un assalitore e tutto ciò che serve per l'autodifesa. La comparsata di Seagal ha accompagnato un'esercitazione - vera - delle teste di cuoio a disposizione dello Sceriffo.
L'iniziativa di Arpaio ha sollevato, al solito, polemiche a non finire. Attacchi che filano via sulla scorza dura di Joe, tutto preso del suo ruolo e ben contento di essere nel mirino. Se è stato eletto per ben sei volte sulla poltrona di Sceriffo della Contea è grazie anche a questo e ai metodi sbrigativi. Come il campo di prigionia nel deserto, fatto di tende, brandine e filo spinato. Chad Campbell, esponente democratico, ha definito «ridicolo» l'arruolamento di Seagal: «Perché allora non ha chiamato anche Clint Eastwood, Chuck Norris e Bruce Willis?», ha aggiunto. Ma attori a parte, Campbell ha osservato che impiegare dei civili come sentinelle nelle scuole è un'idea pericolosa. Risposta sfrontata dello Sceriffo con origini avellinesi: ho bisogno di altri mille uomini. Ed ha lanciato un appello al reclutamento.
La presenza di Seagal non è una sorpresa. Oltre a dare una mano in Arizona, ha «firmato» per ruoli di aiuto agli sceriffi in New Mexico, Texas e Louisiana nel contrasto al crimine. L'attore era poi venuto in Arizona per collaborare ai rastrellamenti - controversi e finiti sotto inchiesta - lanciati nella Contea di Maricopa per catturare immigrati clandestini. E con lui c'era un altro personaggio non meno famoso: Lou Ferrigno ovvero l'Incredibile Hulk. In realtà, come ha riconosciuto lo stesso Arpaio, «loro non hanno un vero ruolo operativo ma servono per attirare l'attenzione» sui problemi della frontiera.
Per la destra la Casa Bianca ha cercato di nascondere l'emergenza immigrazione. In realtà i numeri dicono che è calato il numero dei clandestini che cercano di violare il «muro» lungo il confine e che sotto Obama le espulsioni di legali hanno raggiunto livelli record. Poderoso poi l'apparato messo in piedi dalla Border Patrol con migliaia di uomini e tecnologia sofisticata. Dati che vengono però contestati da chi vede l'Arizona «invasa». L'amministrazione - ribattono - nasconde la verità. E Arpaio, vicino al Tea Party e ai repubblicani, milita in questo partito.
[articolo a cura di Guido Olimpio tratto da corriere.it]
[link: http://www.corriere.it/esteri/13_febbraio_11/sceriffo-cowboy-giustiziere-hollywood-olimpio_f302857a-7416-11e2-b945-c75ed2830f7b.shtml]